Parco Lambro
REGIA, SOGGETTO, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO
Federico Gariboldi, Francesco Martinazzo, Giulia Savorani, Martina Taccani
Federico Gariboldi, Francesco Martinazzo, Giulia Savorani, Martina Taccani
SUONO
Leonardo Falascone
Leonardo Falascone
Il film è un’insieme di suggestioni sull’idea del parco.
Il tema del giardino si sviluppa come una variazione
insolita del documentario naturalistico. Immagini
di repertorio video e fotografico si alternano a
immagini riprese attraverso specchi, sistemi ottici e
altri dispositivi.
Perché un pavone? Da quando ha agitato i suoi occhi
ipnotici possiamo dire che i temi e le questioni si sono
amalgamati dall’inizio ad oggi fino a delineare degli
elementi costanti: la danza, la riappropriazione del
corpo e certe espressioni di vitalità.
L’introduzione della voce off di Thomas Eliot è frutto
di un lavoro di ricerca e selezione di parti del testo
tratti dalla registrazione dei Quattro Quartetti.
Possiamo parlare del Parco Lambro come un locus
amenus urbano. Ci sono degli elementi visivi,
l’inquinamento, i colori e l’odore del fiume creano
un ambiente elettrico che fa percepire l’artificialità
del parco romantico, definendo uno scenario di
metamorfosi. I locus amenus della letteratura sono
luoghi recintati in cui nuove forme si recuperano
dalle vecchie, in un intricato sistema di relazioni e
metamorfosi. L’ibrido, come l’ironia, è condizione pre,
pre-seria, pre-forma, strumento per non soccombere
a un mondo dato. Luogo di finzione e imitazione
per eccellenza dove l’umano si specchia, naturale e
artificiale si mischiano.
I Quattro Quartetti di T.S. Eliot sono un testo che
rigetta la tradizionale dicotomia soggetto-oggetto e
si affida a un tutto logos, in trasformazione. Questi
concetti sono vicini ai presocratici e alla filosofia
orientale. Le sue parole, come ideogrammi, rievocano
immagini concrete e fisiche che ricostituiscono
simboli naturali con valore oggettivo e universale.
L’ideogramma infatti presenta l’agente, l’azione e le
loro qualità e ne riproduce una percezione sincronica,
la stessa che caratterizza la visione. Il cinema di
consumo utilizza in genere degli espedienti visivi
per portare lo spettatore a un’immedesimazione il
più possibile soggettiva, e passiva. In linea con Eliot
abbiamo invece optato per un linguaggio di tipo
analogico, che risponde alle leggi del pensiero visivo.
Lo stile parodistico accentua il senso d’impermanenza
che ha accompagnato tutto il lavoro.
Il tema del giardino si sviluppa come una variazione
insolita del documentario naturalistico. Immagini
di repertorio video e fotografico si alternano a
immagini riprese attraverso specchi, sistemi ottici e
altri dispositivi.
Perché un pavone? Da quando ha agitato i suoi occhi
ipnotici possiamo dire che i temi e le questioni si sono
amalgamati dall’inizio ad oggi fino a delineare degli
elementi costanti: la danza, la riappropriazione del
corpo e certe espressioni di vitalità.
L’introduzione della voce off di Thomas Eliot è frutto
di un lavoro di ricerca e selezione di parti del testo
tratti dalla registrazione dei Quattro Quartetti.
Possiamo parlare del Parco Lambro come un locus
amenus urbano. Ci sono degli elementi visivi,
l’inquinamento, i colori e l’odore del fiume creano
un ambiente elettrico che fa percepire l’artificialità
del parco romantico, definendo uno scenario di
metamorfosi. I locus amenus della letteratura sono
luoghi recintati in cui nuove forme si recuperano
dalle vecchie, in un intricato sistema di relazioni e
metamorfosi. L’ibrido, come l’ironia, è condizione pre,
pre-seria, pre-forma, strumento per non soccombere
a un mondo dato. Luogo di finzione e imitazione
per eccellenza dove l’umano si specchia, naturale e
artificiale si mischiano.
I Quattro Quartetti di T.S. Eliot sono un testo che
rigetta la tradizionale dicotomia soggetto-oggetto e
si affida a un tutto logos, in trasformazione. Questi
concetti sono vicini ai presocratici e alla filosofia
orientale. Le sue parole, come ideogrammi, rievocano
immagini concrete e fisiche che ricostituiscono
simboli naturali con valore oggettivo e universale.
L’ideogramma infatti presenta l’agente, l’azione e le
loro qualità e ne riproduce una percezione sincronica,
la stessa che caratterizza la visione. Il cinema di
consumo utilizza in genere degli espedienti visivi
per portare lo spettatore a un’immedesimazione il
più possibile soggettiva, e passiva. In linea con Eliot
abbiamo invece optato per un linguaggio di tipo
analogico, che risponde alle leggi del pensiero visivo.
Lo stile parodistico accentua il senso d’impermanenza
che ha accompagnato tutto il lavoro.
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The film is a suggestions on the idea of the park, which
is developed as an unusual variation on the theme nature
documentary. Since a peacock shook his hypnotic eyes.
Why a peacock? Since the beginning until the end, we
can say that the themes and the issues were amalgamated
delineating some constant elements: the dance, the reappropriation
of the body, certain expressions of vitality.
As for training to truth and mystery, these expressions
are manifested, and evaporate in an instant.
An exploration through the repertoire of the Re Nudo
Festival, amateur videos Super8 and actual possible
transformations within the park. The voice off is the
result of research and selection of parts of the text taken
from the recording of Thomas Eliot’s Four Quartets.
Trailer
https://vimeo.com/188210964
Festival
52 Mostra Internazionale del Cinema di Pesaro 2016 - Satellite
Filmmaker Festival Milano 2016 - Prospettive